domenica 27 luglio 2008

Dipingere rocce e scogli 3 - Tecnica mista

Ecco, comincio a scrivere dunque:
Ho iniziato il lavoro su una tavoletta di legno alta un centimetro.
Prima di tutto l'ho preparata con la cementite bianca: si passa una prima volta la cementite (su tutti i lati perchè altrimenti il legno si imbarca!) e quando è asciutta si liscia con un foglio di carta smeriglia, poi si da un'altra mano di cementite, un'altra lisciatina ed il legno è pronto.
Quando si lavora con le tempere è sempre meglio non partire da un fondo bianco; il fondo che conviene avere è un grigio medio, o magari un seppia (sempre medio). Questo perchè poi si raggiungeranno più facilmente sia i toni più chiari che quelli più scuri. Certo, se si ha intenzione di fare un quadro in toni chiarissimi conviene mettere un fondo molto chiaro; ecco, diciamo che in realtà va scelto un tono medio considerando i colori del quadro che dipingeremo.
Così io sulla mia tavoletta ho passato un fondo grigio medio con un pennello bello largo (una pennellessa n°50 della Da Vinci). Ho usato i colori a tempera unendo bianco, nero, una punta di ocra e una di blu, ho fatto una dose abbondante di questo colore lasciandolo "cremoso" e l'ho passato con il pennello.
Poi ho cominciato il disegno a matita. Mi son messa in riva al mare a disegnare, a far chiaroscuri, a guardare e riguardare fino a che tutte le rocce di quel pezzetto di mare non avevano più segreti per me, e poi disegnare ancora, e ancora... Sarò lenta, ma ci ho messo un sacco di giorni e nel frattempo scattavo fotografie in diversi momenti della giornata per avere sottomano i colori di quelle rocce e di quel mare per quando avrei cominciato a colorare la tavoletta di legno. Ho usato una matita 2B, ovviamente sempre ben appuntita.
Voglio sottolinearlo: prima di imparare a disegnare bisogna imparare a guardare, e una volta che si sa guardare si trovan mille modi per disegnare ciò che si è guardato. Lo so, lo so, sembra uno scioglilingua... abbiate pazienza.
Si passa a dipingere, fuori le tempere e i pennelli, un piatto per sistemare i colori, un paio di bicchieri con l'acqua e uno straccio per asciugare i pennelli. E si parte. Credo che la cosa migliore sia iniziare dalla zona centrale (per centro intendo la zona più importante del quadro. Come decidere qual è? ...a sensazione, si decide con l'ombelico...). Poi, a esser sinceri, io continuo a dipingere senza seguire una regola precisa, semplicemente alternando zone chiare e zone scure fino ad arrivare a completare il quadro, ma cercando di non leccarlo troppo, senza rifinire, e cercando sempre di dare pennellate decise e senza troppe sfumature.
Ecco, io desideravo arrivare a uno schizzo a colori, vivo e ancora incompleto.
Per ora vi saluto, a fra qualche giorno, quando passerò ai colori ad olio.
Un bacio,
cbar

2 commenti:

Alby ha detto...

beh, a me piace molto.
Non è ancora completo?
Pubblicherai davvero qualche post sul disegno?
A me piace molto disegnare e a volte mi capita di fare quello che a me pare un bel disegno e di avere timore di rovinare tutto con il colore.
Proverò a postare qualche disegno.

cbar ha detto...

L'ho continuato... adesso ci stanno luci e sfumature... tutto con i colori ad olio. Anch'io ho spesso timore di rovinare tutto, ma ho una sensazione nella testa e la devo raggiungere, mannaggia! Ma ci riuscirò? Sembra quasi impossibile... (con le mani a sbafi di colore), cbar