martedì 25 novembre 2008

Uno spettacolo dorato

Ieri, come tutte le mattine, sono andata in soggiorno e ho tirato su la persiana. Il sole non era ancora sorto e la luce che illuminava il paesaggio dava una sfumatura rosata ai campi e agli alberi, il cielo era nuvoloso, plumbeo; 4 o 5 gabbiani volavano nel cielo ed ecco... sorge il sole. Sorge e trova lo spazio (tra l'orizzonte e le nuvole) per incendiare il paesaggio. Tutto si trasforma, un albero dalle foglie verde chiaro diventa giallo-oro; il prato diventa una distesa giallo-oro e arancione; i pini violacei dal lato in ombra prendono un colore arancione vivo nel lato rivolto al sole.
E questa meraviglia si staglia su un cielo che per amore del contrario diventa ancor più plumbeo con i gabbiani trasformati in puntolini argentei.
Un paesaggio dorato, un mondo che corre parallelo alla realtà. Poi quando il sole arriva alle nuvole i colori si smorzano e la giornata comincia.
Baci,
cbar

sabato 22 novembre 2008

Dipingere rocce e scogli 7 - Tecnica mista

La soddisfazione di dire: "Ecco, ho terminato, ora lo firmo perchè è davvero mio".
Spero che le persone che guarderanno tutti i post che parlano di questo quadro sapranno apprezzare la sua evoluzione: la partenza puntigliosa della matita, lo schizzo - quasi un layout a colori - con le tempere, il passaggio morbido dei colori ad olio con cui ho reso tutto più vivo ma allo stesso tempo sfumato, e infine i colori ad olio nobilitati ad acquerelli per dare lucentezza, irrealtà, e un vago senso di incompiutezza alla "mia immagine" di rocce sul mare.
Ora posso guardarla e sognare di stare in riva al mare, in riva al mio mare, seduta sui miei scogli... chi più felice di me?
Un bacio a chi ha aspettato e uno a tutti gli altri,
cbar

mercoledì 19 novembre 2008

Stessa tecnica, acquerelli differenti

Ho deciso di aggiungere un altro acquerello della serie Natura e Fantasia.
E' differente dagli altri, in parte anche per i colori che ho adoperato. Gli acquerelli che ho usato in questo quadro sono i Luma Watercolor Ink (...credo che non siano più in produzione purtroppo).
Sono dei colori molto concentrati e luminosissimi simili alle ecoline, ma a mio parere molto più intensi. Inoltre hanno una gamma di colori veramente ampia; e i nomi dei colori fanno davvero sognare: che ne dite di un "orchid blue"? o di un "jewel red"? ..."sapphire blue" ... "amber yellow"... "tropic gold" ... "tapestry yellow" ..."alpine rose"...
Vabbé, non sarà il nome del colore a fare il quadro, ma anche la mente vuole la sua parte.
Per ora mi fermo qui, anche perchè il blog è impazzito e scrive in aramaico!!!
Un bacio,
cbar

mercoledì 22 ottobre 2008

Guardare, guardare, guardare e ... disegnare!

Tante volte dopo aver guardato i miei quadri, capita che alcuni amici o conoscenti dicano: "Eh, io non sono capace a disegnare. Son proprio negato!".
Devo assolutamente sfatare questo mito, secondo me disegnare è una cosa che possono far tutti. Pensate a quando prendete in mano una penna e un foglio e vi mettete a scrivere una frase (provate a farlo): vedrete sul foglio stanghette, curve, cerchietti e puntini che si susseguono sul foglio ...e non sapete disegnare? La scrittura è complicata e non è niente di meno che disegnare.
Come mai allora molte persone che sanno scrivere dicono di non saper disegnare? Io credo che il vero problema è che non sanno guardare, o meglio che non osservano le cose da disegnare.
Se qualcuno ci chiede di disegnare un occhio, generalmente disegnamo un simbolo, cioè il disegno che rappresenta "l'oggetto occhio" che è più o meno un disegno che ripetono tutti uguale. Questo è il modo di disegnare che hanno le persone che non guardano.
Ora provate a mettervi davanti ad uno specchio e guardate il vostro occhio (diciamo il sinistro...) e cominciate ad osservarlo: seguite le linee delle palpebre e osservate come curvano, e l'angolo che formano rispetto a due immaginari assi x e y, osservate come l'iride è in parte nascosta dalle palpebre, seguite insomma il vostro occhio fin nei minimi particolari senza pensare che è un occhio, perchè per chi disegna deve essere solo un insieme di linee e di chiaroscuri. Se riuscite a non pensare che state disegnando un occhio e se riuscite ad impedire al vostro cervello di suggerirvi i nomi delle parti dell'occhio, tutto sarà più facile e linea su linea vedrete che piano piano si formerà il disegno del vostro occhio sul foglio. Certo, non è facile e so che esistono esercizi che permettono di imparare più facilmente a disegnare così. Ma questo era solo un assaggio, solo per vedere se può interessare a qualcuno.
Se qualcuno vuole provare e dirmi cosa ne pensa mi fa piacere.
Un bacio,
cbar

giovedì 25 settembre 2008

Forse non ci sono spesso...

Ecco, ogni tanto vengo a vedere il mio blog ma siccome non ho tempo di mettermi a dipingere non scrivo nulla. Mi sembra stupido scrivere di me quando nel blog entra gente che vuole dipingere e che cerca spiegazioni sugli acquerelli o le tempere. Mah...

Poi oggi sono andata a vedere i blog e i siti che ho linkato (e che mi piacciono tanto) e sono aumentati i sensi di colpa. Oddio, che rabbia! Ma gli altri il tempo ce l'hanno in bottiglia? Quando gliene serve un po' ne stappano una?? Non è che me ne vendete qualcuna???

Una sempre più sconvolta cbar.

giovedì 28 agosto 2008

Dipingere rocce e scogli 6 - Tecnica mista

Ho trovato la strada giusta, non sono ancora arrivata alla fine del quadro ma in ogni caso questa è la strada che fa per me. E guarda caso ha molto a che fare con la tecnica degli acquerelli.
Ecco dunque: finito il passaggio con i colori ad olio, ho preso nuovamente i colori ad olio e diluendoli con la Vernice Damar li ho fatti diventare degli incredibili acquerelli. Molto, molto divertente lavorare così. Non c'è niente da fare, trattando i colori come se fossero acquerelli smetto improvvisamente di preoccuparmi, e mi lascio andare al colore.
Invento macchie, spando colori che fanno improvvisamente diventare il quadro una veduta personale di quelle rocce. Ora ci sto lavorando, non appena avrò finito metterò il quadro nel blog. A presto!
PS: ... le vacanze sono finite (2 settimane al mare sono volate) ma son riuscita a fare delle fotografie che voglio far diventare acquerelli, o tempere, o tecniche miste, chissà!
Baci a tutti,
cbar

sabato 2 agosto 2008

Dipingere rocce e scogli 5 - Tecnica mista

Bisogna avere coraggio per "alchimizzare" un quadro, ed io ci sto girando intorno, vado, lo guardo, prendo i colori, li rimetto via, riguardo il quadro, penso a quello che voglio fare (ma ce l'avessi ben chiaro in testa almeno!), domani lo faccio, e invece domani non lo faccio... così resta un quadro non meglio definito. Me lo vedo davanti con le pennellate che dovrebbe avere, con il realismo nervoso che dovrebbe dimostrare e invece no, lo guardo e oggettivamente è solo un quadro, lo volevo bagnato, luminoso e incompleto. [ecco, sto scrivendo per darmi coraggio] Per ora non è nulla di tutto questo. Santa pace, ma possibile che devo sempre girare intorno alle cose che faccio?
Un'irrequieta cbar.

lunedì 28 luglio 2008

Dipingere rocce e scogli 4 - Tecnica mista

Quando ho finito di colorare il quadro con le tempere, ho aspettato che fosse bene asciutto e quindi ho passato un fissativo per le tempere. Si trova in bombolette spray (comodissime). Io ne ho dati tre strati aspettando che asciugasse tra l'una e l'altra. Così ora son sicura che la tempera non verrà danneggiata per nulla.
Così tiro fuori pennelli morbidi e piatti, il solito straccio per pulire i pennelli, un piatto per disporre i colori e naturalmente i tubetti di colori a olio. Me ne servono pochi: bianco, nero, blu scuro, giallo e marrone. E comincio a mettere aloni luminosi, a sfumare ombre troppo nette, ad ammorbidire, ma anche a render più scure le ombre e a dare colpi di luce al mare e alle rocce. Penso che ci vorrà tempo prima di raggiungere la fine di questo secondo passaggio.
Così nel frattempo racconto come si puliscono i pennelli dai colori ad olio: con acqua e sapone di marsiglia! E vengono morbidi e perfettamente puliti. Io bagno il pennello e comincio a passarlo sulla saponetta per far sciogliere il sapone che, sciogliendosi, porta via il colore. Quindi sciacquo il pennello e ripeto l'operazione finchè non sono soddisfatta.
Tornando al quadro, per ora metto una foto (ma non è definitiva). Poi ci si rivede.
Baci,
cbar

domenica 27 luglio 2008

Dipingere rocce e scogli 3 - Tecnica mista

Ecco, comincio a scrivere dunque:
Ho iniziato il lavoro su una tavoletta di legno alta un centimetro.
Prima di tutto l'ho preparata con la cementite bianca: si passa una prima volta la cementite (su tutti i lati perchè altrimenti il legno si imbarca!) e quando è asciutta si liscia con un foglio di carta smeriglia, poi si da un'altra mano di cementite, un'altra lisciatina ed il legno è pronto.
Quando si lavora con le tempere è sempre meglio non partire da un fondo bianco; il fondo che conviene avere è un grigio medio, o magari un seppia (sempre medio). Questo perchè poi si raggiungeranno più facilmente sia i toni più chiari che quelli più scuri. Certo, se si ha intenzione di fare un quadro in toni chiarissimi conviene mettere un fondo molto chiaro; ecco, diciamo che in realtà va scelto un tono medio considerando i colori del quadro che dipingeremo.
Così io sulla mia tavoletta ho passato un fondo grigio medio con un pennello bello largo (una pennellessa n°50 della Da Vinci). Ho usato i colori a tempera unendo bianco, nero, una punta di ocra e una di blu, ho fatto una dose abbondante di questo colore lasciandolo "cremoso" e l'ho passato con il pennello.
Poi ho cominciato il disegno a matita. Mi son messa in riva al mare a disegnare, a far chiaroscuri, a guardare e riguardare fino a che tutte le rocce di quel pezzetto di mare non avevano più segreti per me, e poi disegnare ancora, e ancora... Sarò lenta, ma ci ho messo un sacco di giorni e nel frattempo scattavo fotografie in diversi momenti della giornata per avere sottomano i colori di quelle rocce e di quel mare per quando avrei cominciato a colorare la tavoletta di legno. Ho usato una matita 2B, ovviamente sempre ben appuntita.
Voglio sottolinearlo: prima di imparare a disegnare bisogna imparare a guardare, e una volta che si sa guardare si trovan mille modi per disegnare ciò che si è guardato. Lo so, lo so, sembra uno scioglilingua... abbiate pazienza.
Si passa a dipingere, fuori le tempere e i pennelli, un piatto per sistemare i colori, un paio di bicchieri con l'acqua e uno straccio per asciugare i pennelli. E si parte. Credo che la cosa migliore sia iniziare dalla zona centrale (per centro intendo la zona più importante del quadro. Come decidere qual è? ...a sensazione, si decide con l'ombelico...). Poi, a esser sinceri, io continuo a dipingere senza seguire una regola precisa, semplicemente alternando zone chiare e zone scure fino ad arrivare a completare il quadro, ma cercando di non leccarlo troppo, senza rifinire, e cercando sempre di dare pennellate decise e senza troppe sfumature.
Ecco, io desideravo arrivare a uno schizzo a colori, vivo e ancora incompleto.
Per ora vi saluto, a fra qualche giorno, quando passerò ai colori ad olio.
Un bacio,
cbar

lunedì 7 luglio 2008

Dipingere rocce e scogli 2

Eccomi di nuovo qui dopo un periodo di "poca pittura".
Sto ancora dipingendo il quadro di rocce e scogli, ma ho pronti che mi aspettano un bel po' di fogli Schoeller per i miei cari acquerelli. A breve prenderò con me la mia macchina fotografica, qualche Schoeller e mi metterò in giro a caccia di sensazioni o emozioni da trasformare in colori.
Mmm, che fantastiche giornate estive!
Eh ssì, è arrivata l'estate con giornate stupende e i colori dei campi che mi piacciono tantissimo. Il giallo, l'ocra, e qualche rosso papavero che in mezzo al verde impallidito dal sole rendono tutto più caldo e selvaggio. Adoro l'estate.
Aggiungo una fotografia del quadro che lentamente va avanti. Quando lo avrò terminato parlerò della tecnica mista che ho usato, per ora non dico nulla perchè io stessa sono in piena sperimentazione... chissà se l'alchimia funziona...
Baci pigri e auguri per una fantastica estate a tutti!
cbar

mercoledì 2 luglio 2008

Incredibile!


Il calice non è più mezzo vuoto ma mezzo pieno!
Le persone che mi vengono a trovare cercando argomenti sull'acquerello aumentano! La parte di me ipercritica mi dice "ma quanti sono? forza, sii sincera..." No, non gli do retta.
Sono felice!
Ecco, per festeggiare ho aggiunto un quadro che avevo fatto tempo fa della serie Natura e Fantasia.
Come mi piace questa tecnica... devo proprio andare a comprare altri Schoeller.
Come posso dirlo? Mi scappa di dipingere...
Un superbacio a chi mi ha dato fiducia.
Ciao e grazie,
cbar,
 

lunedì 23 giugno 2008

Giocando con i pixel

Eccomi, prima non c'ero, ora ci sono, ...forse ci sono.
Son rientrata giocando con i pixel, beh, si, con i pixel, anche con loro si può disegnare, così ho ridisegnato una mia foto con uno sfondo a mosaico che mi ricorda i pixel.
Allora sono io? Col cavolo sono io! Magari fossi io, ho tolto qui, aggiunto lì, mi dicevo qui mi tolgo un po' di occhiaie, lì mi tolgo qualche "ruga d'espressione", poi... e no, tutto non lo dico! E' un ritratto ideale, no?
Tanti pixel a tutti,
cbar

giovedì 15 maggio 2008

Tecnica dell'acquerello - 6

Devo dire che girando per blog ho trovato tante spiegazioni di tecnica dell'acquerello valide, anche più della mia. Ho trovato siti di illustratori e pittori molto più bravi di me. Sono questi siti che mi fanno venir voglia di dipingere ancora di più, magari rubando qualche suggerimento qua e là per rendere i miei quadri migliori.
Qui di seguito metto qualche link per andare a vedere altre spiegazioni e altri acquerelli che mi piacciono molto. Spero che anche questo possa essere utile... oltre che piacevole.
Ecco una guida veramente completa scritta da Gianluca Garofalo. La potete
scaricare da qui (PDF)

Ed ecco qualche sito, in primis tre siti per ammirare i lavori di Gianluca Garofalo, che son già andata a vedere una decina di volte:
http://gianlucagarofalo.blogspot.com/
www.gianlucagarofalo.com/
http://artatbox.blogspot.com/

e poi eccone altri tre diversi tra loro e tutti e tre bellissimi:
http://doyblue.splinder.com/
http://specasilvio.blogspot.com/
www.francescaferrari.net/

Una nota importante: se qualcuno non ha piacere che io abbia messo un link al suo sito, basta che lo dica ed io lo toglierò immediatamente.

Tanti baci e a prestissimo,

cbar

lunedì 12 maggio 2008

Il tempo per dipingere...

Mi manca il tempo, accidenti! Devo rubarlo a tutto quello che comunque devo fare, al lavoro e dentro casa. Ma una giornata di 30 ore non si potrebbe inventare???
Odio rubare 10 minuti per 4 pennellate e poi correre a fare qualcos'altro. Ci devo entrare con la testa nel quadro che sto facendo. Che rabbia!
Si, è un altro sfogo da rompiblog...
Tu mi capisci, vero tootsie?
Ciao,
cbar

sabato 10 maggio 2008

Opening gallery next weeks!

I will put a slideshow with all my paintings in my blog next weeks, the ones I still have in my study and also those I don't have more.
I have never exhibited in a gallery; finally I can make it!
Well, see you soon.
Goodbye,
cbar

Apertura della galleria vicina, molto vicina!

Fra poco tempo metterò nel blog uno slideshow con tutti i miei quadri, sia quelli che non ho più sia quelli che ancora ho dentro casa. Non ho mai esposto in una galleria; ecco, così potrò provare anche questa ebbrezza!
Il tempo di mettere insieme le foto dei miei quadri, e riuscire a creare un album di foto online.
Bene, ci si vede presto.
Baci,
cbar

mercoledì 7 maggio 2008

Forse ci... sonno [yawn!!!]

Un sonno bestia! Scrivere al computer e accorgersi che ti si chiudono gli occhi [e mi accendo una sigaretta...]. Forse così mi sveglio un po'. Dipingere o dormire? Forse scrivere? E di che? Forse decidere un nuovo quadro? Un quadro che rappresenti un sogno. Farò qualche schizzo, so già che cosa deve rappresentare, tutto sta a dare la giusta dimensione... una baia che formi quasi un lago, con l'acqua tranquilla, blu, non limpida, intensa; e sopra un cielo azzurro con poche nuvole. L'aria è tersa, pulita. Una baia dove potrebbe essere iniziata la vita del genere umano, o magari la mia. Intorno rocce con piante volitive e dure alla vita, come la ginestra; con alberi resistenti ma non lineari, forse gli ulivi?, ma non solo... anche alberi con foglie intensamente verdi, ben aggrappati al suolo che stanno tutto intorno alla baia. Niente di debole, niente di fragile. La terra ha colori caldi, è pietrosa, con pochi sentieri difficili da seguire e non c'è spiaggia ma rocce o terra vicino al mare. C'è luce ma il sole non c'è ancora, c'è vento che non smuove le acque, acque tranquille che hanno la vita dentro. Una vita che spiega il perchè del creato, non ci sono altre spiegazioni, solo l'acqua e la semplicità della vita che si moltiplica. Ecco... semplicità.
Qual è l'angolazione giusta per riprendere tutto questo? Dall'alto forse? o dalla terra? Dove cavolo sta il punto di vista??? dal mare?
Aggrappata ad un albero guardo verso la baia e intravedo appena la strettoia che porta al mare esterno. Vedo il cielo, gli alberi accanto a me, la terra che circonda la baia e l'acqua [preziosissima acqua]. Forse potrebbe essere così, ma ci dev'essere un punto di vista migliore.
Vista di lato, a sinistra terra e a destra la baia, no... Vista dal mare, no, non mi piace... Vista dal cielo perde ogni importanza, non va bene. Cosa c'è in primo piano? terra e alberi, poi mare e ancora alberi e terra, poi la strettoia. Ecco, vedere tutto come se fosse tutto vicino, come con un teleobiettivo, perchè tutto è importante, più vicina alla terra, per andar dentro al disegno.
Potrebbe essere giusto così. Ecco, ora farò un po' di schizzi, tanto per chiarirmi le idee.
Così tanti baci a tutti,
cbar

martedì 6 maggio 2008

Hello wonderful world!

I saw now there were some foreign visitors in my blog and I'm very sorry for them because my blog is written just in italian language!
My english is very bad, but ... I will try help with the translation of my blog.
Goodbye!
cbar

Dipingere rocce e scogli

Ho iniziato un nuovo quadro. E mi sono resa conto solo ora che sono in periodo di rocce e scogli. Li ravvivo con delle piante o con l'acqua del mare, ma sempre rocce sono. Eh, mi piacciono molto, solide, vissute, punti di riferimento, ... e poi io sono un segno di terra!
Questo che sto facendo sarà una tecnica mista, tempera (sull'immancabile chiaroscuro a matita) e olio per rendere più luminoso il quadro. Metterò anche di questo qualche fotografia.
Parto da un disegno a chiaroscuro fatto su fondo grigio, che ho disegnato dal vivo a Punta Ala, in riva al mare. Adesso sto dando un abbozzo con le tempere, ma ancora non so quanto voglio scendere nel particolare... mmmm, si vedrà.
Per ora ecco una fotografia del lavoro.

[naturalmente non so più a chi parlo, cioè diciamo che parlo da sola, tra me e me, ma sai che c'è di nuovo? Chissenefrega!
Il prossimo blog che faccio sarà privé, solo dietro invito ci si potrà entrare. Eh, in pratica non ci sarà alcuna differenza... ah! ah! ah!]
Baci comunque,
cbar

lunedì 5 maggio 2008

Tecnica dell'acquerello - 5

Ecco qualche altro aiuto:
quando bisogna dare colore ad una parte ampia dell'acquerello conviene bagnare con un pennello il cartoncino e successivamente spandere il colore, questo per evitare che si formino delle macchie di colore non volute. E' anche importante preparare prima una buona quantità del colore che ci servirà per metterlo velocemente sul cartoncino. Dopo si possono creare ombre o macchie o strisce di colori differenti che sfumano in quello di fondo semplicemente passandoci sopra delle pennellate con il nuovo colore prima che il colore di fondo si sia asciugato.
Si possono creare delle belle sfumature in questo modo, stando però attenti a non esagerare con le pennellate, perchè si rischia di perdere in freschezza. Anche io cado a volte nello "sbaglio" di non essere mai soddisfatta del risultato e di continuare a pennellare fino a che l'acquerello non chiede pietà!
Dopo aver fatto delle parti ampie di colore e dopo che si sono asciugate si possono eventualmente aggiungere delle macchie di colore che definiscano meglio quella parte di acquerello. Ma a questo punto si entra nel personale... quando pensiamo di aver raggiunto ciò che volevamo? Quando è finalmente completato l'acquerello? Bisogna sapersi fermare al punto giusto, senza esagerare e senza lasciar nulla di incompiuto.
Come dicevo nel primo post, quando avrete terminato e firmato il vostro acquerello, proteggetelo con la carta da lucido, a meno che non lo facciate immediatamente incorniciare! Io i miei lavori li lascio quasi sempre a languire da una parte; poi ogni tanto li tiro fuori, li guardo e li studio fino al giorno in cui magari do loro qualche altra pennellatina che li renda più fedeli ai miei pensieri e finalmente possono prendere la strada del corniciaio.
Qui di seguito aggiungo delle fotografie dell'acquerello che avevo iniziato nei post precedenti. Tanto per fare un po' di autocritica, non l'ho finito bene come lo avevo iniziato, ma sapete com'è, alla fine è anche lui una mia creatura e quindi lo pubblico ugualmente.
Ovviamente non ho la pretesa di aver detto tutto ciò che si poteva sull'acquerello, ma ora come ora non ho in mente niente altro da suggerire. Spero che possa bastare per iniziare e quindi per appassionarsi.
Ecco l'acquerello terminato (che prenderà a languire nel mio studio) in attesa del corniciaio!
Le critiche e i suggerimenti sono graditi, soprattutto se derivano da tanta esperienza.

Tanti baci acquerellati a tutti,
cbar

martedì 29 aprile 2008

Appuntamento online!

Domani 30 aprile alle ore 13,30 sarò online!!! Capito rompinipota?
Magari si fanno due chiacchiere, stile 'Buona la Prima'.
Se do buca sono una sola, se dai buca sono sola!
Regolati, ok?
Avvisa qualche rompiamica...
Ciao!!! 1 bacione enorme,
cbar

giovedì 24 aprile 2008

Tecnica dell'acquerello - 4

Prendiamo lo Schoeller con l'immagine disegnata a matita e con lo scotch di carta delimitiamo il bordo oltre il quale non si vuole far andare il colore. Bisogna mettere un pezzo unico di scotch per ogni lato dell'immagine, sugli angoli lo scotch si sovrapporrà e bisognerà farlo ben aderire per evitare che il colore si infiltri sotto lo scotch (magari calcandolo con l'unghia). Anche questo lavoro va fatto con la massima pazienza e precisione.
Poi si prendono i colori, i pennelli, i bicchieri con l'acqua, un piatto per i colori, lo straccio, l'immagine da riprodurre e si comincia.
La cosa migliore è sapere di avere una mezza giornata senza nient'altro da fare che dipingere, perchè il tempo mentre si dipinge non esiste, ma oggettivamente vola. Quanti minestroni son riuscita a bruciare (e dico minestroni...) perchè volevo mettermi a dipingere mentre avevo - purtroppo - altro da fare!

Mettete sul piatto i colori che pensate di usare se sono in tubetto, se invece sono in pastiglia li bagnerete e li metterete nel piatto mano a mano che vi servono.
Tenete presente quando decidete i colori da usare che, se per esempio dovete fare un ritratto, per la pelle si può usare il rosso, il giallo ma anche il viola, il marrone, addirittura il verde. Guardate l'immagine che avete scelto e cercate di vederla a macchie di colore dicendovi qui c'è più giallo, lì tende all'azzurro e osservatela anche rispetto alle zone più o meno scure, alle ombre insomma. Non c'è limite nell'uso dei colori, ce ne sono mille in ogni cosa che osserviamo, basta avere la voglia di guardarli e il coraggio di usarli.
1° regola d'oro: Con gli acquerelli il bianco non si usa, mai! Dovete fare un colore chiaro? Diluitelo con l'acqua. Dovete far vedere un riflesso bianco? Lasciate quel punto senza colore. Il bianco dell'acquerello è semplicemente il foglio su cui state dipingendo.
2° regola d'oro: Partite sempre dipingendo le zone più scure dell'immagine.
3° regola d'oro: Se state facendo un ritratto partite sempre dagli occhi, che son loro che renderanno viva l'immagine.
Un acquerello va fatto usando i colori diluiti, cioè non deve mai essere trattato con i colori densi (stile tempera) perchè perderebbe tutta la sua luminosità.





Per fare una macchia di colore prendiamo il pennello, lo intingiamo nell'acqua e mischiamo i colori per ottenere quello che vogliamo diluendolo un poco, poi facciamo la macchia di colore sul cartoncino e subito dopo prendiamo un altro po' d'acqua col pennello e la mettiamo sulla macchia di colore. L'acqua spingerà il colore sui bordi creando una macchia con un bordino più scuro. Poi possiamo togliere l'acqua in eccesso (a seconda di quanto vogliamo scura la macchia) sempre con il pennello, cioè asciughiamo il pennello sullo straccio e lo mettiamo nell'acqua della macchia di colore cosicchè il pennello ne assorbirà un po'.




Se volete fare una macchia di colore che sfumi su un lato nel bianco, dopo aver fatto la macchia di colore, prendete un po' d'acqua col pennello, mettetela sulla macchia e pennellate il lato che volete sfumato fino a che toglierete il bordino scuro, sempre col pennello togliete l'acqua in eccesso e si formerà la sfumatura.
Ci vuole qualche tentativo per imparare, ma piano piano riuscirete a dosare i colori e l'acqua.
Facendo altre macchie, sovrapponendole, piano piano si formerà l'immagine. Mi raccomando, aspettate sempre che le macchie precedenti si siano asciugate prima di metterne una sovrapposta.
Mano a mano che vado avanti con il mio acquerello potrò darvi altri consigli e con mio sommo piacere aggiungere altre fotografie.
Per ora tanti baci,
cbar

martedì 22 aprile 2008

Dalla finestra di casa

Ho scritto nel mio profilo della mia abitudine quotidiana: mi alzo, apro le finestre di casa e mi perdo nei colori del cielo e dei prati e degli alberi che sono di fronte a casa mia, notando le differenze di stagione in stagione.
A volte guardo quando arriva la luce del sole sui prati infiammando l'erba di arancione, e osservo le ombre violacee, che piano piano perdono forza... Potrei continuare all'infinito ma volevo solo spiegare che un metodo per imparare a dipingere è mettersi a guardare realmente ciò che abbiamo sotto il naso, guardare con la curiosità del pittore, i colori, i contrasti, la luce.

Ecco qui un piccolo quadro che ho fatto guardando dalla finestra. E' una tecnica mista su tavoletta di legno.
Ho fatto una base con la matita, poi ho lavorato con l'acrilico e infine con i colori ad olio.
Niente di che, s'intende. Giusto così, per il piacere di sguazzare tra i colori...
Un bacio,
cbar

giovedì 17 aprile 2008

Tecnica dell'acquerello - 3

Ok, finalmente si comincia:
Adesso - dopo aver deciso le dimensioni dell'acquerello - segnate sullo Schoeller, con matita e squadre, lo spazio per l'immagine; poi segnate un contorno di 2 o 3 cm tutto intorno e tagliate lo Schoeller. Mi raccomando la precisione e la pazienza; per tagliare usate riga di metallo e taglierino senza pretendere di tagliare il cartoncino con un'unica passata, è meglio passare il taglierino più volte senza fare troppa pressione e tenendo ben ferma la riga di metallo.
Si passa al disegno a matita che è importante, anzi importantissimo.
Sarà il disegno a guidarvi nel fare le macchie di colore, per cui disegnate l'immagine ma senza tralasciare di disegnare zone di contrasto che vorrete mettere in evidenza con i colori (intendo dire che se, per esempio, avete una zona di luce è bene segnarne i contorni). A volte io ho anche fatto un leggero chiaroscuro che ho poi lasciato come base per l'acquerello.
Parlo molto in termini di luci ed ombre perchè sono queste che rendono vivo l'acquerello. Chi riesce a dare una sensazione di luminosità alla propria immagine, le avrà regalato un po' di vita.
Il disegno a matita, come avevo detto nel primo post, potete farlo a mano libera o, se preferite, potete ricalcarlo sul cartoncino tramite la carta grafite. Se utilizzate questo metodo vi conviene prima riportare a matita il disegno su una carta da lucido (poggiate la carta da lucido sull'immagine, fate il disegno a matita su lucido che poi ricalcherete sullo Schoeller con la carta grafite). Questo perchè altrimenti rovinerete l'immagine, ovvio!
Forse non sarà la prima matita a riuscirvi perfetta, ma con i prossimi acquerelli capirete quali sono le zone importanti per il vostro acquerello, per renderlo vivo e per farlo diventare, diciamo, la vostra immagine. Capirete insomma di quale disegno avete bisogno per fare l'acquerello che piace a voi.
Quando avrete fatto il disegno a matita, ricontrollatelo e guardate se lo capite o se dovete fare delle variazioni, delle aggiunte, o se dovete cancellare qualche segno, o alleggerire il segno della matita. Tenete presente che comunque una volta che avrete cominciato ad acquerellare non potrete più tornare indietro.
Forse io esagero sempre, ma quando faccio una cosa mi deve piacere anche nei primi passaggi. La matita è l'ossatura dell'acquerello, quindi non trascuratela.
Ci si incontra prestissimo con i colori finalmente!
Baci,
cbar
Prima fotografia: ho fatto una fotografia e ho scelto poi di tagliare l'immagine per evidenziare soprattutto un ramo e la venatura di una roccia.
Seconda fotografia: con un leggero chiaroscuro, riprendendo a mano libera la fotografia, ho evidenziato ciò che più mi interessava dell'immagine.

martedì 15 aprile 2008

Rompiblog libero online

Non ci si crede! Praticamente sono la donna invisibile!! Ho un blog che sopravvive solo grazie ai miei post.
Ho idea che diventerà un rompiblog in brevissimo tempo. Comincerò a rompibloggare le persone che conosco finchè qualcuno non scrive qualche commento, gli amici impegnati sono una condanna!
E io che pensavo fosse facile far partire un blog!
Perennemente testa tra le nuvole (credo nelle favole e negli asini che volano) a cercare nuove strade sbattendo ogni volta le corna sugli ostacoli che non vedo, ma ci sono! mondoladro, ci sono!
Vabbé, dopo questo sfogo da rompiblog, passo e chiudo. Il prossimo post sarà sicuramente sugli acquerelli e non sulla sottoscritta.
Baci a "tutti quelli che leggeranno" e al diavolo gli altri!
cbar

giovedì 10 aprile 2008

Tecnica dell'acquerello - 2

Abbiamo tutto l'occorrente per fare l'acquerello? No! Manca la cosa più importante: l'immagine da dipingere. Forse già sapete quale sarà, altrimenti cercatela tra le vostre fotografie, o nelle riviste, o dentro di voi...

A me piace fare fotografie e svilupparle negli acquerelli. Non serve che siano perfette, possono avere inquadrature sbagliate o essere leggermente sfocate, l'importante è che siano immagini che ci facciano provare un'emozione. Ci devono piacere insomma, ci devono piacere tanto!

Parlando di tecnica, è addirittura meglio se l'immagine non è troppo definita, magari una fotografia che avremmo voluto perfetta e che ci è venuta sfocata. Questo perchè l'acquerello va fatto a macchie di colore e un'immagine un po' sfocata non ci distrarrà con dettagli inutili.
Il primo acquerello che ho messo nel blog, quello che rappresenta Valerio l'ho ripreso proprio da una fotografia sfocata.

Quindi ci rivediamo presto con tutto il materiale occorrente e una bella immagine da sviluppare.
Al prossimo post,
cbar

domenica 6 aprile 2008

Tecnica dell'acquerello - 1

La prima cosa da fare è andare a comprare tutto ciò che servirà alla realizzazione dell'acquerello. E' così bello entrare in un negozio di belle arti ed è tanto difficile uscirne! Soprattutto se ci si mette a fare i conti dopo aver scelto i prodotti che ci serviranno.

In ogni caso alcune cose sono da comprare e, a mio parere, è meglio prenderle di buona qualità.

Per prima cosa un buon cartoncino, io ho sempre comprato i cartoncini Schoeller ruvidi alti mm.1,5. Sicuramente costosi ma puoi metterci quanta acqua vuoi sopra e mai si rovinano. Il mio maestro (ai tempi dei tempi) per ottenere alcuni effetti particolari li metteva addirittura sotto l'acqua corrente del rubinetto! Questi cartoncini si trovano in formato cm.50x70 o cm.70x100. A casa per averli della dimensione che desideriamo, dovremo poi tagliarli. Quindi serviranno una riga di metallo, un taglierino, una coppia di squadre, 1 matita e 1 gomma da matita.

Nota: le matite possono essere dure o morbide, in questo caso una matita B dovrebbe andare bene. Se ne possono magari comprare anche un paio, una 2B e una B e poi vedere come ci si trova meglio. Non dimenticatevi di comprare anche un buon temperino. Le matite vanno sempre usate bene appuntite!

C'è anche chi preferirà usare i blocchi preconfezionati di carta da acquerello. Fate voi, comprendo ma non condivido la scelta. Per me sono scomodi, difficili da usare e oltretutto mi limitano la fantasia. Possono andar bene per provare, per schizzare, ma per un acquerello come si deve io tornerei sempre e sempre allo Schoeller.

Bisogna poi comprare il nastro adesivo di carta, quello alto cm.2 dovrebbe andare bene (servirà per delimitare l'area acquarellabile) e un nastro adesivo riposizionabile, cioè che non rovini la carta sulla quale viene attaccato. Per disegnare l'immagine da acquerellare si può andare a mano libera con la matita che già abbiamo comprato, ma chi non se la sente può usare la carta grafite (è come una carta carbone, ma cancellabile perchè a base di grafite).

A questo punto bisogna scegliere gli acquerelli.
Esistono in pastiglia o in tubetto
e si trovano in confezioni già pronte. Io uso quelli in tubetto, marca Winsor & Newton, ma anche se scegliete un'altra marca badate solamente che i colori non includano il bianco. Nell'acquerello il bianco non si adopera e se una confezione lo include non è sicuramente una buona confezione!
Si possono anche scegliere i colori per conto proprio, ma forse come prima volta conviene comprare una confezione - da 12 colori andrà benissimo - e aggiungere successivamente degli altri colori mano a mano che si acquista esperienza.

Servono infine i pennelli.
Si dice che i migliori siano quelli di martora, ma a parer mio vanno benissimo anche quelli sintetici. Di marca buona, s'intende, e con la punta arrotondata. Io adopero il N.3 e il N.5 per i particolari (ma a volte anche il N.2); il N.8 e il N.10 per le zone più ampie.

Come ultima cosa comprate un blocco di fogli da lucido per ricoprire l'acquerello una volta terminato ed evitare così che si possa rovinare.

Credo ci sia tutto, le uniche altre cose che servono le abbiamo sicuramente in casa: 2 bicchieri per l'acqua (1 per pulire i pennelli e l'altro per diluire i colori), 1 piatto bianco per miscelare i colori e uno straccio per asciugare i pennelli dall'acqua in eccedenza.

Riassumendo, ecco cosa comprare:
  • cartoncino Schoeller (o altra carta da acquerello)
  • riga di metallo
  • una coppia di squadre
  • taglierino
  • matita B e 2B
  • gomma da matita
  • temperino
  • nastro adesivo di carta alto 2 cm.
  • nastro adesivo riposizionabile
  • carta grafite (facoltativa)
  • 1 confezione di acquerelli da 12 colori
  • pennelli N.3, N.5, N.8, N.10
  • blocco di carta da lucido
Fine della prima puntata! Parola mia, è più difficile scrivere tutto che farlo!
Baci a tutti.
PS: se dovessi accorgermi di aver dimenticato qualcosa lo aggiungerò, se non vi trovate d'accordo su come io faccio gli acquerelli, viva la libertà di scelta!
cbar

venerdì 4 aprile 2008

A chi mi fa sentire bene!

Alla mia cara rompinipota e alla mia cara amica tootsie:
leggervi è un piacere, sono freddolosa io e le vostre parole scaldano il cuore!

Un annuncio importante:
Ho deciso di scrivere qualche post spiegando la tecnica dell'acquerello, la tecnica da me preferita. Avrò bisogno di un po' di tempo per farlo, ma spero di riuscire bene, magari con qualche immagine che aiuti le spiegazioni.
A che serve?? Ma che domande insidiose, serve a me naturalmente!
Tanti baci,
cbar

venerdì 28 marzo 2008

Parliamo d'arte

Parliamo d'arte, dell'arte che mi appartiene: la pittura.
E' sempre stata per me una sicurezza. Quando mi sentivo isolata, o mi sentivo un po' giù o quando vivevo sentimenti intensi, forse troppo intensi, c'era sempre un foglio bianco che mi teneva compagnia, un foglio su cui disegnare e farli apparire. Poi ero capace di restare a contemplare ciò che avevo disegnato per decine di minuti cercando di capire, amando o odiando ciò che era nato dalla mia mano. Forse può sembrare esagerato, ma è vero. Mi sembrava in questo modo di liberare i 'mostri' della mia vita, poi regalavo i disegni ai miei amici. Loro non sapevano di avere in mano i miei sentimenti, ma così era. Era così piacevole regalarli a chi non li temeva, a chi li avrebbe guardati senza vederli e senza temerli. Si, decisamente piacevole e rassicurante. Ecco un'altra piccola parte di me.
E dire che volevo parlare di pittura, di arte e di grandi artisti!
Intanto ho intenzione di aggiungere altri dipinti fatti da me. Quelli che più amo sono gli acquerelli, ne aggiungerò domani qualcuno.
Per ora auguro una dolce notte a tutti!
cbar

domenica 23 marzo 2008

Forse ci sono? Ora sono qui

Sono qui, a scrivere il mio primo post, con il vuoto nella testa. Ma sono qui, senza forse, a scommettere con me stessa che qualcosa riesco a scrivere comunque.
C'è anche il rischio che io perda la scommessa, ma visto che la perderei con me stessa, chissenefrega!, in fin dei conti 'me stessa' è sempre dalla mia parte...

Comunque eccomi, sono qui. Per ora il mio nome è cbar, mi racconto:
dipingere è una cosa che adoro, ma tempo per farlo non ce n'è mai. Ho quadri perfettamente definiti nella testa, abbozzati sulla carta, e schizzati ancora e ancora, che aspettano da molti anni di nascere su di una tela o una tavoletta di legno, o su un cartoncino.
E io non ci sono mai, mi dileguo dietro al lavoro, dietro alla casa da pulire (ma che palle!), dietro alla cena da inventare, dietro alle persone di cui non ti frega niente ma che devi sentire, dietro alle cose che 'devifareperforza', e dietro alla stanchezza che ti fa dire quando finalmente un paio d'ore per dipingere ce l'avresti: "Si, vabbè, lo so... ma ho solo voglia di riposarmi adesso, adesso dipingere? No, no, proprio non ce la faccio".

Buonanotte a tutti, e un saluto speciale alla mia rompinipota, che forse leggerà queste righe.
cbar